Cos’è la Mediazione Familiare

La Mediazione Familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio.
E’ uno spazio di incontro, in un ambiente neutrale, riservato, nella garanzia del segreto professionale e autonomo dall’ambito giudiziario.
E’ una modalità di gestione costruttiva del conflitto, capace di trasformarlo in un’occasione di crescita e rinnovamento personale e relazionale.

Per approfondire:

La Mediazione familiare si occupa di questioni familiari, includendovi rapporti tra persone sposate e non (conviventi more uxorio, genitori non coniugati), con lo scopo di facilitare la soluzione di liti riguardanti questioni relazionali e/o organizzative concrete, prima, durante e/o dopo il passaggio in giudicato di sentenze relative tra l’altro a: dissoluzione del rapporto coniugale; divisione delle proprietà comuni; assegno di mantenimento al coniuge debole o gli alimenti; responsabilità genitoriale esclusiva o condivisa; residenza principale dei figli; visite ai minori da parte del genitore non affidatario, che implicano la considerazione di fattori emotivo-relazionali, con implicazioni legali, economiche e fiscali. La mediazione familiare richiede un periodo di sospensione delle cause eventualmente in atto.
(da Statuto A.I.Me.F. art.14)

Cosa non è la Mediazione Familiare

  • Non è una terapia familiare o di coppia.
  • Non è una consulenza legale o psicopedagogica.
  • Non serve a rimettere insieme la coppia e non impone accordi.

A chi si rivolge?

La Mediazione Familiare si rivolge a coppie sposate o conviventi, già separate o in fase di separazione, con o senza figli. I genitori partecipano congiuntamente senza la presenza dei figli.

La Mediazione Familiare è aperta anche a persone che, nel contesto familiare, non riescono a gestire e risolvere i loro conflitti.

Quando richiedere la mediazione familiare?

Prima o durante la separazione per definire le modalità organizzative.
Successivamente alla separazione o al divorzio per definire o rivedere altre soluzioni.
Quando non è possibile gestire e risolvere i conflitti in famiglia.

Le fasi e le tecniche della mediazione familiare

Il percorso consiste in una serie di massimo 10/12 incontri a cadenza settimanale o quindicinale.
E’ previsto un colloquio informativo individuale gratuito per ciascun genitore.
Durante gli incontri verranno trattati sia gli aspetti relazionali (calendario visite, affidamento dei figli, scelte educative, etc.) sia gli aspetti economici (assegno di mantenimento, impegni economici per i figli, etc.).
Il percorso può concludersi con la redazione di un Accordo.

Il Mediatore familiare ristabilisce il canale comunicativo interrotto dal conflitto. Dà spazio e riconoscimento alle emozioni e stati d’animo derivanti dal conflitto e dalla separazione (senso di fallimento, colpa, paura, delusione, frustrazione, etc.)

Obiettivi e vantaggi della mediazione familiare

Obiettivi:

  • evita il percorso giudiziale;
  • offre uno spazio di confronto e ascolto reciproco;
  • promuovere la genitorialità;
  • lavora sui bisogni presenti e futuri.

Vantaggi:

  • è economico, breve e confidenziale;
  • è extragiudiziario (sterno al Tribunale)
  • ha un minor impatto traumatico per i figli;
  • favorisce la migliore riorganizzazione della vita familiare;
  • promuove le scelte autodeterminate e garantisce una maggior soddisfazione personale.